Migrazione di un sito web e problema con la cache DNS: come risolverlo

Quando si effettua una migrazione di un sito web, uno dei problemi più comuni che possono verificarsi è il fatto che il cliente continui a vedere il vecchio server. Questo fenomeno si verifica perché alcuni provider internet utilizzano dei sistemi di cache DNS che conservano le vecchie informazioni del dominio, rendendo visibili i dati del server precedente anche dopo che il sito è stato trasferito correttamente sul nuovo server.

Fortunatamente, esistono diversi metodi per risolvere questo problema e velocizzare il cambio di DNS. Ecco le tre soluzioni principali che puoi mettere in pratica per ovviare a questa problematica.

1. Riavvio del modem

La prima soluzione, e spesso la più semplice, è quella di riavviare il proprio modem. Questo metodo permette di svuotare la cache DNS memorizzata dal modem stesso, consentendo una nuova connessione che risolve eventuali problemi di visibilità legati al vecchio server.

Perché riavviare il modem funziona? Quando riavvii il modem, alcune impostazioni vengono resettate, inclusa la cache DNS che può contenere i vecchi dati. Inoltre, se disponi di un indirizzo IP dinamico, riavviando il modem potresti ottenere un nuovo IP dal tuo provider, forzando la connessione a richiedere i nuovi dati DNS aggiornati.

Questo passaggio è utile non solo per la visualizzazione del nuovo sito, ma anche per evitare conflitti durante l'accesso alla posta elettronica. Infatti, oltre al sito, anche il servizio email potrebbe essere influenzato dalla cache DNS e mantenere i vecchi record, creando errori nella ricezione o nell'invio di messaggi.

2. Svuotamento della cache DNS di Cloudflare

Molti provider utilizzano i DNS di Cloudflare per la gestione delle risoluzioni dei domini. Se il riavvio del modem non risolve il problema, puoi provare a svuotare manualmente la cache DNS di Cloudflare. Questo può essere fatto facilmente visitando il seguente link:

Svuota la cache di Cloudflare

Cosa fare su Cloudflare? Basta inserire il dominio per il quale stai avendo problemi di visualizzazione e specificare quali record vuoi svuotare. È consigliabile svuotare i record A e MX, poiché questi sono i più rilevanti per il corretto funzionamento del sito web e del servizio di posta elettronica.

  • Record A: si occupa di mappare il dominio all’indirizzo IP del server.
  • Record MX: è responsabile della corretta gestione del servizio di posta elettronica associato al dominio.

Questo passaggio è particolarmente utile quando il problema riguarda sia il sito che la posta elettronica, in quanto entrambe le funzioni potrebbero essere legate a record DNS che non sono ancora stati aggiornati.

3. Svuotamento della cache DNS di Google

In alcuni casi specifici, potresti riscontrare problemi nel comunicare con domini che utilizzano Google Workspace (ex G Suite) o quando invii email verso account @gmail.com. Questo potrebbe essere dovuto alla cache DNS mantenuta dai server di Google, che ancora non riconoscono i nuovi record DNS del sito o del servizio di posta.

In questo caso, puoi svuotare la cache DNS di Google visitando il seguente link:

Svuota la cache di Google

Come funziona su Google? Il processo è simile a quello di Cloudflare. Inserisci il dominio e i record da svuotare, focalizzandoti nuovamente su A e MX, per assicurarti che sia il sito che la posta funzionino correttamente anche sui server di Google. Questo passaggio è particolarmente importante se il problema è legato alla ricezione o all'invio di email verso Google o altri servizi che utilizzano la sua infrastruttura.

Durante una migrazione di un sito web, è fondamentale assicurarsi che tutti i record DNS vengano aggiornati correttamente e che la cache DNS non impedisca la corretta visualizzazione del sito o la gestione della posta elettronica. Riavviare il modem, svuotare la cache DNS di Cloudflare e Google sono tre soluzioni efficaci per risolvere eventuali problemi di visualizzazione legati ai vecchi server.

Se dopo aver eseguito queste operazioni il problema persiste, potrebbe essere necessario attendere che i provider aggiornino i loro server DNS. Di solito, questo processo può richiedere fino a 48 ore, ma nella maggior parte dei casi, le soluzioni indicate accelerano notevolmente il processo.

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